Ormai ci rubano il lavoro, una persona fa la fatica di trovare un bel posto dove appostarsi a far foto per scrivere delle sue emozioni a vedere gli altri far fatica e all’improvviso arriva un Runner che non solo la corre nelle stesso tempo che io trovo parcheggio, ma la descrive con sentimento.
OK Stefano, farai tutto tu!!!!
Naturalmente non è il solo nostro atleta che ha corso, ecco i risultati della nostra squadra.
15a TREVISO MARATHON
Quale migliore occasione della prima domenica di primavera per fare la prima gara senza fango del 2018??
Ed eccoci alla rinnovata Maratona di Treviso, nuovo percorso, nuova partenza, nuovo arrivo. Nuova.
Dopo una preparazione fatta di manciate di allenamenti programmati secondo il rigido criterio scientifico denominato “Bah, vediamo cosa succede”, affrontiamo anche questa belli ottimisti.
In fondo basta essere convinti.
Oggi voglio migliorare il personale. Hai fatto i “lunghi”? Si: un trail da 53 chilometri. Ah, ok, allora apposto!!
Tattica prevista: partiamo ad una buona andatura ma senza esagerare, poi “qualche santo sirà” (cit. mia nonna).
Ma certe idee sono fatte per essere cambiate: tempo pochi minuti e mi rendo conto che le gambe vanno troppo bene per non lasciarle andare. E allora via, cambiamo prospettiva. Male che vada scoppio, cosa vuoi che sia.
Passo alla mezza maratona con un tempo in linea per andare sotto le 3 ore. Ma so benissimo che non sono allenato per andare sotto le 3 ore. Faccio un po’ di chilometri assieme ad un ragazzo che ha proprio quell’obiettivo. Ed io vorrei dirgli che non deve certo seguire me perché non riuscirò mai a tenere quell’andatura fino in fondo. Ma alla fine non c’è bisogno: neanche lui ci riesce e si stacca. Troppo ottimismo.
In questo momento mi sento un bambino: curioso ed incosciente. Sono curioso di vedere contro che muro andrò a sbattere.
Comincio a rallentare leggermente e ad allungare i ristori, poi riprendo bene fino al trentacinquesimo chilometro, quando compare il classico dolore al fianco trevigiano (il dolore al fianco è una tradizione delle mie maratone di Treviso). Ad un certo punto i respiri più profondi diventano modeste stilettate. Ma, come direbbe il conte Uguccione, “il dolore è solo nella vostra testa bacata”.
Smetto di guardare il cronometro e vado totalmente a sensazione. In certi momenti compare anche quella vaga sensazione di morte imminente. Il dolore sarà anche nella mia testa, ma, per esperienze pregresse, so che il collasso improvviso potrebbe essere nel mio fisico.
Decido quindi di fermarmi anche al ristoro del quarantesimo (la mia religione non me lo permetterebbe…): magari quel po’ di sali minerali possono fare la differenza tra un finale fatto correndo ed uno strisciando sui gomiti.
Poi succede una cosa spiegabile solo con l’intervento di un’entità soprannaturale a me sconosciuta: all’ultimo chilometro allungo il passo e lo faccio in 4 minuti e 3 secondi. A saperlo prima facevo finta che fosse l’ultimo anche il 35esimo!!!
Morale della favola: Forza della Disperazione batte Sofferenza 3 a 0.
Alla fine: 3 ore 1 minuto e 35 secondi, record personale migliorato di quasi sette minuti.
Nel mio piccolo, soddisfazione grandissima.
E poi adesso posso pure vantarmi del ventisettesimo posto di categoria al Campionato Italiano Master 😂
😂
😂
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Grazie a tutti del supporto: io mi sono giocato i polpacci, ma voi mi avete dato l’entusiasmo 😉
Stefano Mercurio.
alleghiamo il link alle foto scattate al 26esimo km
https://www.facebook.com/pg/runningteammestre/photos/?tab=album&album_id=321600245032955