Vorremmo raccontare brevemente la nostra esperienza alla Moonlight Half Marathon di Jesolo.
Non essendo delle campionesse e coscienti delle nostre capacità, fino all’ultimo eravamo indecise se fare i 21 km o fermarci a 10 km.
Piccola premessa, noi con entusiasmo ci iscriviamo da per tutto, non guardando mai i tempi di percorrenza, perché per noi conta il divertimento e stare bene, poi l’euforia si spegne in un attimo quando realizziamo il tempo stabilito, creando in noi ansie e insicurezze.
Alla fine, ci siamo messe nuovamente alla prova, abbiamo deciso per i 21 km.
Già al primo km una di noi, che ha le capacità ma non ha ancora realizzato di averle è partita, per la felicità delle altre due.
Noi due ci siamo sostenute fino alla fine, considerate la scopa dal personale di sicurezza che nonostante i nostri tempi ci ha sostenuto fino all’arrivo (soddisfazione personale essere poi arrivate penultime) complimentandosi con noi per avere mantenuto un buon ritmo, la tecnica e il sorriso per tutto il percorso.
Ecco per noi questo è stato molto gratificante.
Come è stato bellissimo l’incitamento che abbiamo trovato per tutto il percorso, (tranne qualche battuta infelice di chi faceva servizio sicurezza, di una certa età, queste persone dovrebbero evitare di fare i volontari) e soprattutto al nostro arrivo, dove chi era arrivato prima di noi ci ha aspettato fino alla fine per festeggiare insieme anche questo obiettivo e la nostra socia che ci aspettava a braccia aperte per condividere con noi le sue emozioni che grazie anche al supporto di un gruppo “concorrente “ è riuscita ad arrivare al traguardo.
Uu grazie anche a chi ha atteso il nostro arrivo all’undicesimo km, non perdendo la speranza che arrivassimo, anche questo ci ha incoraggiato a continuare.
Per concludere, siamo contente di aver deciso di fare i 21 km, con i nostri tempi anche se non siamo state classificate, ma per noi è questa la nostra soddisfazione più grande averla portata a termine.
Domenica 7 Maggio, in una splendida giornata di caldo e sole, magnifica per vacanzieri, si è svolta la settima edizione della Bibione Half Marathon alla quale ho partecipato. La calura ed il soleggiamento erano ottimi per chi cercava la prima tintarella stagionale, un po’ meno per chi correva, anzi, a dirla tutta, speravo nel cielo coperto e nuvoloso, ma non è andata proprio così. Conoscendo il percorso (questa è la mia quarta volta), sapevo che si correva prettamente in pieno sole sul lungomare. Da Piazzale Zenith a Bibione Pineda passando per Lido del Sole con rientro attraverso il Parco della Foce del Tagliamento, unico posto ombreggiato (ristoro del 15° km a parte) per poi ritornare passando dal faro a Piazzale Zenith nuovamente sul lungomare. Insomma: un’abbrustolita fotonica. Il bisogno di idratarsi si è fatto sentire già dal primo ristoro al 5° km, preso d’assalto come pure gli altri due lungo il percorso.
Purtroppo le mattonelle sconnesse dei marciapiedi e le radici affioranti dei pini marittimi hanno richiesto il loro tributo, ho assistito a quattro rovinose cadute. Anche la calura ha mietuto vittime e proprio alla fine del percorso, con parecchie persone stravolte dai crampi e disidratate. Per quanto mi riguarda, vesciche ai piedi a parte, correre è sempre un gran divertimento e non importa se alcuni tratti li ho fatti camminando anziché correndo. All’arrivo mi aspettava una bella birretta fresca del Birrificio Follina (cosponsor della gara) scolata in breve tempo tra lo sguardo divertito di mio marito.
La corsa è per me gioia pura, forse perché ho ormai accantonato da un pezzo il pensiero di rimanere entro un tempo prestabilito con lo sguardo fisso al Garmin. È stata una bellissima edizione ed un plauso va agli organizzatori ed ai volontari che addirittura ringraziavano per essere a Bibione a maggio, mese solitamente non molto frequentato se non da pochefamiglie.
Che dire ancora? Felicità e divertimento sono il segreto per correre serenamente.
Sabato 15 aprile si sono svolte le gare dell’Ultramarathon Festival Venice con le partenze scaglionate della 24H, 24H Staffetta e 12H mentre domenica 16, quella della 6H alla quale ho partecipato per la prima volta. Gare che vertevano nel percorrere il maggior numero di chilometri all’interno dell’arco temporale prefissato. Colta da entusiasmo, mi sono iscritta alla 6H sopravvalutandomi abbondantemente e ridendo di me stessa perché avrei corso in tondo come un criceto visto che l’anello da percorrere tante volte era di soli 1.382m. Inizialmente pensavo sarei riuscita a correre almeno 50 km poi risvegliandomi dall’utopia, ho capito che dovevo puntare sulla distanza di 45km, non avendo esperienza di corsa per così tante ore consecutive. E invece il mio Garmin ha segnato con mio grande rammarico, la distanza di 44,630km. Motivo? Crampi, crampi e ancora crampi dal 30°km che mi hanno fatto percorrere la seconda parte della gara camminando anziché correndo. La cosa bella è che mi sono divertita un mondo, fino al 30° km ca, ho sempre corso in compagnia di Luisa Parisi e devo dire che le ciaccole non sono mancate. La giornata era favolosa, forse un po’ troppo ventosa ma tutto sommato è andata bene così altrimenti il sole ed il caldo si sarebbero fatti sentire. Non è mai mancato il tifo da parte dei partecipanti alle altre due gare, rimasti ancora a San Giuliano e degli accompagnatori di tutte le società sportive aderenti. Running Team Mestre ha partecipato con un nutrito gruppo di atleti, raggiungendo ottimi risultati. Ho praticamente obbligato Luisa ad aspettare le premiazioni della nostra gara nonostante la stanchezza, perché, le ho detto, non si sa mai. Ed eccola salire sul podio per essere premiata. Ero talmente stanca da non riuscire a scattarle la foto della premiazione in tempo (non riuscivo ad alzarmi dalla panca), obbligandola in un secondo momento, nonostante la sua riluttanza, a risalire sul gradino più alto per poterla immortalare. La smania di fotografare anche se solo con un cellulare non passa neanche da stanca morta com’ero e scusatemi se ho poi inondato la nostra chat WhatsApp con le mie foto ed i miei selfie. Bellissima esperienza (crampi a parte), bella la compagine, la compagnia e l’organizzazione e come sempre grande Running Team Mestre.
Sabato 1° aprile si è svolta la 7.ma edizione della VeniceNightTrail alla quale ho partecipato senza Luana, la mia abituale compagna di merende. Serata magnifica, freschetta ma non troppo, nulla a che vedere con l’edizione dello scorso anno con freddo, vento e pioggia ma soprattutto, pochi partecipanti.
Eravamo in tantissimi quest’anno alla partenza e questo ha causato ingorghi e rallentamenti nelle calli più strette, con i turisti inizialmente più frastornati che divertiti al contrario, in Piazza San Marco, tutti euforici. Diciamo che tra l’Accademia e La Salute, in molti tra turisti e Veneziani, avevano fatto il pieno di spritzetti a giudicare dall’odore di Prosecco e Aperol che aleggiava nell’aria. Edizione magnifica, per quanto mi riguarda, e, se devo dirla tutta, i rallentamenti mi permettevano di recuperare alla grande. Sono ormai lenta e, se mi voglio divertire, non mi devo scannare onde evitare acciacchi. La compagine veneziana è superlativa, correre tra le calli, passare per le zone meno frequentate di Castello, vedere i panni stesi ad asciugare, arrivare tra la folla in Piazza San Marco è un’emozione unica per tutti, veneziani e foresti.
Due esperienze diverse in due giorni mi hanno fatto davvero pensare che essere fitwalker non è facile perché mettere cuore, forze e rispetto in tutto ciò che facciamo e affrontiamo non è così scontato. Eh sì…noi coltiviamo questa passione, questo sport come qualsiasi altro atleta, che sia runner, ciclista o altro, ma lo facciamo con una sensibilità che è da pochi. Sappiamo che ognuno di noi ha capacità diverse nell’affrontare una gara, ma durante, prima e dopo siamo sempre pronti ad incoraggiare, a regalare sorrisi e abbracci per tutti perché ognuno merita di essere applaudito, rincuorato e fatto sentire speciale per la sua performance qualunque essa sia.
Sabato sera, come molti di noi ho fatto la volontaria alla Venice Night Trail e come da spirito che ci contraddistingue al passaggio di ben 5100 iscritti, tra runner, camminatori e turisti in visita non ho mancato di incitare, supportare, abbracciare chiunque vedevo provato o comunque meritevole di avere una parola di conforto o di sprono per quello che stava affrontando. Che fossero persone conosciute o meno ho cercato di essere d’aiuto per tutti come lo sono stati i miei compagni di squadra e tanti altri volontari. Direi…un’esperienza magnifica, un’esperienza che ti lascia il cuore pieno di emozioni!!! Diversamente ieri alla Dogi quando il mio ruolo era di atleta, di orgogliosa fitwalker, sì, perché bisogna essere orgogliosi di essere fitwalker anche se molti ancora non capiscono cosa significhi e come capitato ieri spesso si incrociano persone che mancano di delicatezza prendendoci in giro perché siamo quelli in coda, quelli che arrivano anche velocemente, ma pur sempre camminando.
E continuando a camminare non ci resta che ignorarli perché non sanno quanto lavoro c’è sotto per guadagnare anche qualche secondo in più in una prestazione, non sanno quanta passione e impegno vengono impiegati in questa nostra attività sportiva. Abbiamo raccolto qualche offesa, qualche parola poco carina anche da parte di forze dell’ordine, ma nonostante tutto io e la mia compagna di camminata abbiamo proseguito imperterrite asfaltando tutti i 21km della Riviera. Molti volontari sembravano quasi seccati di doverci aspettare, ma sapevamo che eravamo ancora entro i tempi prestabiliti per l’eventuale stop del presidio, invece, come purtroppo spesso capita il presidio non ha rispettato i tempi e ha iniziato a spostare transenne un po’ prima lasciandoci in balia di macchine che ci sfioravano, ci stavano dietro in attesa che il nostro passo si trasformasse in una corsa per lasciarli passare, ciclisti impazziti che ci sfrecciavano a destra e a sinistra…insomma gli ultimi 3 km ci hanno più impegnato a salvare più la pelle che a fare un buon tempo, ma alla fine eravamo ugualmente felici di aver partecipato alla Dogi Half Marathon e io in particolare di essere riuscita a superare i miei limiti affiancata da una cara persona che nel corso della mezza maratona è diventata anche una confidente speciale perché si, frequentando questo gruppo meraviglioso capita anche di creare grandi amicizie!
Pochi i volontari che ci hanno dato coraggio, ma per fortuna qualche abitante della zona ci aspettava con curiosità fuori casa o su qualche marciapiede per un applauso, per un incoraggiamento, ma sapevamo che la cosa più bella che la giornata ci potesse regalare era passare sotto l’arco dell’arrivo e ritrovare i volti, i sorrisi, gli applausi, gli incoraggiamenti, gli abbracci dei nostri compagni di squadra, quella squadra che noi amiamo e che ci regala sempre tante emozioni.
Perciò di queste esperienze ciò che sento dover ricordare è quel sano rispetto, quella sana passione per questo sport che ci unisce, quell’affetto che non ha limiti, quel fare di ognuno di noi una persona speciale e unica.
Quindi…GRAZIE DI CUORE A TUTTA LA SQUADRA DEL FITWALKING IN VENICE PER CIÒ CHE SA REGALARMI IN OGNI OCCASIONE, GRAZIE DI CUORE A TUTTI GLI ISTRUTTORI PER CIÒ CHE SANNO TRASMETTERCI, GRAZIE DI CUORE AD OGNUNO DI VOI FITWALKER PER ESSERE DEGLI AMICI SPECIALI!!!!
All’arrivo ognuna di noi tre ha trovato un sorriso, un applauso, un abbraccio …. e quella è stata la medaglia più bella che potevamo ricevere per la nostra prima mezza.
I sentimenti erano tanti e molti non sono stati manifestati, ma vi possiamo assicurare che vi porteremo sempre nei nostri ricordi. Non faremo nomi, anzi faremo di più. Vi faremo rivivere la nostra esperienza.
Tutto è iniziato già il giorno prima. Parole di incoraggiamento e supporto per chi pensava di non farcela. Risate e prese in giro per rafforzare la nostra poca autostima. Il giorno dopo tutti in griglia. Tutti assieme, una nuvola gialla. Partenza. Da subito i tre fari davanti, non troppo, sempre a portata del nostro sguardo, e questo significa forza puoi farcela. Poi una tua compagna di fit, si mette accanto a te e ti accompagna per quasi tre ore, parlandoti sempre, insegnandoti esercizi per aiutarti – che tu avevi completamente dimenticato – e ripetendoti mille volte sei brava.
Ti si affiancano in silenzio, uno per ciascuna, e capisci che puoi dare il massimo perché sai che non sei sola. Avere dei pacers personalizzati non è da tutti, ascoltano il tuo respiro, ti guardano e percepiscono che il tuo cuore va a mille e hai una paura folle di non farcela e senza dirti nulla rallentano, cercano di distrarti, fanno battute tra loro e poi riprendendo ad un ritmo più sostenuto e tu li segui perché loro ti trasmettono serenità e ti dici che sei molto fortunata ad averli al tuo fianco perché loro potrebbero essere tanti km più avanti di te ma sono a fianco a te.
Quasi al decimo km ci incrociamo, prima con il runner, poi con gli sposini dopo poco con la pretty woman, anche loro ci dicono “forza, siete bravissime”; anche noi tre ci incrociamo e nei nostri occhi vediamo la stessa fatica, la stessa paura di non farcela però la gioia del momento ci fa solo sorridere e andare avanti. E’ scesa la prima lacrima di felicità. Ma la strada è ancora tanta e manca ancora l’ultima salita bestiale.
Riusciamo a fare anche quella, con il fiatone e lo sguardo fiero e poi lo vedi da lontano e inizia a batterti forte il cuore. Vedi l’arco ma più ti avvicini più ti rendi conto che non te ne frega più niente ne’ del cronometro ne’ dell’arco perché quello che c’è oltre ti rende felice.
All’arrivo c’erano tutti.
Siamo orgogliose di noi stesse perché quello che ci spinge a metterci in gioco non sono i tempi da fare ma la voglia di metterci in gioco e di arrivare serene.
inizio il mio racconto dicendo che la giornata è stata bellissima piena di sole e fresca al punto giusto, e Palmanova è proprio una bella città, con la sua forma a stella.
Il percorso e la buona compagnia, FANTASTICI, con la nostra coach Susy e le ragazze (Miki, Laura, Luana e Elena) abbiamo camminato cercando di mantenere un buon passo, non tralasciando il panorama che ci circondava, una distesa di campi verdi, baciati dal sole e tanti piccoli borghi pieni di fascino.
Il percorso, molto bello, con strade abbastanza dritte e tranquille, con poco sterrato, solo alla fine.
Ma la sorpresa più bella è stata all’ultimo chilometro, quando appena oltrepassate le mura della città, ad attenderci c’era un gruppo di sbandieratori e, con il rullo dei tamburi, abbiamo fatto il nostro ingresso.
È stato molto emozionante, non mi era mai capitato.
Dopo un anno di stop dalla mia ultima prestazione e un anno non molto facile per la mia famiglia mi cingo ad andare alla prima edizione 2022 della Portogruaro Half Marathon.
Non mi ricordavo più le super alzatacce alle 5 di mattina e con la solita frase che ti passa per la testa “ma chi me lo fa fare”.
Invece c’è il suo perché.
Il gruppo, le risate, le spinte per andare avanti e questo vuol dire emozioni, non ha nessuna importanza il tempo di prestazione, ma il saper arrivare assieme con il sorriso e dire “anche questa é fatta”.
E poi vuoi mettere la”pipi” in gruppo con “l’uomo scopa in bici” che ci aspetta sul ponticello di una zona sperduta e comunica al direttivo per cellulare cosa stavamo facendo?
Ringrazio Ciccia, Alessandra e Betty (persone speciali), poi il mio gruppo “Noi tanta roba” (Antonella, conosciuta in pista, con un super animo, Piero amico fin dalla prima mezza, Carlo che con il suo sorriso rende sempre piacevole la camminata e per finire Giorgio che ci accomuna amicizia e sensibilità). Naturalmente un ringraziamento a tutti gli Istruttori sempre pronti e vigili su noi atleti e al Vice che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. E un grazie di cuore a tutti.
Questo è il mio : la mia Venice Marathon si riassume in un verso di una canzone: SONO SEMPRE I SOGNI A DARE FORMA AL MONDO! SONO SEMPRE I SOGNI A FARE LA REALTÀ! E il nostro sogno si è realizzato!❤️.
La soddisfazione più grande è stata vedervi tagliare il traguardo con il sorriso e gli occhi lucidi !!!E vaiiii !! Cristina , Susy , Marina Tiziana e Mara ci siamo riuscite Cristina
E a proposito di sogni la mia Venice Marathon si riassume così
VIVERE UN VIAGGIO PAZZESCO !!! Abbiamo raggiunto il ns sogno con il sorriso nel volto e le farfalle sullo stomaco e non solo li !!! Bisogna sempre credere in se stessi e …ricordarselo ! Tutto e’ possibile ! E insieme ancora di più ❤️!!! E vai !!!! Cristina , Susy, Marina Tiziana e MARA 😍😍😍la ns grande Maratona !!!! Susy
Che esperienza la mia prima maratona! Solo pochi mesi fa era impensabile raggiungere questo traguardo! Porto nel cuore molte emozioni, condivise con le mie compagne e personalissime.
Sono stata condotta amorevolmente dalle mie istruttrici Cristina e Susy ed ho tenuto strette per mano le mie compagne d’avventura Mara e Tiziana. Tutta la fatica e la tensione di mesi di allenamento si sono sciolte in un abbraccio di condivisione che non scorderò! Pronti per la prossima??
Marina
Ed ora tocca a me !! ..nemmeno io sono brava a scrivere . Questa cosa nata una serata in pizzeria ( so convinta che se colpa dea birra ), così per scherzo forse, e poi ha preso forma …LA MARATONA !! Ciò 42 km…mi dicevano “ma ti se matta?” Forse anca si… Ma grazie a Cry e Susy e alle compagne d’avventura Marina e Tiziana sta roba se pàrtia…alzatacce all’alba ( nemmeno per andare a lavorare mi alzavo cosi presto)… notti insonni…cercare scuse per non farla… e poi il fatidico giorno è arrivato !! Una mia collega mi diceva sempre ” non ti agitare e preoccupare mezzanotte arriva sempre “….e quella mattina mi son detta questo…Mara mezzanotte arriva….vai e spacca… L’emozione era forte, trasmessa anche dalle mie compagne, e devo dire che sono stata felice di esserci, ho faticato non poco e pensavo di non farcela e invece passo dopo passo sono arrivata a San Marco e quando ho visto le mie compagne che mi aspettavano al traguardo mi sono commossa (me veniva da pianser) e il loro abbraccio poi mi ha ripagato di tutte le fatiche fatte Un turbine di emozioni una bellissima esperienza, devo ringraziare loro per tutto questo… Grazie ancora a Cry a Susy a Marina ed a Tiziana e come dice il Vice vi lovvo !!! 😘😘😘😘😘 🤔 Che sia el caso de rifarla ancora? Mara
Eccomi qui…. Lo sapete io non amo scrivere non sono brava con le parole…. Tutto è iniziato in pizzeria: “Perché non ci proviamo? Facciamo la Maratona di Venezia? Come? Io che non avevo mai fatto sport!!!!!! E da quel momento tutto è cambiato alzate all’alba per allenarsi tanta fatica ma anche tanta paura di non farcela!!! Notti insonni a pensare starò facendo una pazzia? Ma grazie alle mie compagne e alle mie istruttrici sono andata avanti e il giorno che speravo non arrivasse mai era lì che mi aspettava. Le ho guardate negli occhi e mi sono detta forza vai. E così è stato un turbine di emozioni bellissime km dopo km. E poi finalmente Venezia una città splendida la gente che ti incita e ti da forza e laggiù l’arrivo con le tue compagne di squadra che ti aspettano da ore. Che esperienza fantastica mai avrei creduto…. Avrò fatto una pazzia a dire di sì quel giorno?….Direi proprio di no . Grazie Cristina Susy Marina e Mara Tiziana