Ecco il nostro Andrea Pennisi che non solo porta i nostri colori alla IX Mezza maratona della città di Enna ma ci ha anche scritto un articolo come solo lui sa fare.
IO ME LO RICORDO BANDINI.
(o della Mezza maratona della città di Enna)
Io me lo ricordo Lorenzo Bandini, professione pilota d’automobili.
Sia chiaro, ai tempi in cui correva i miei genitori erano più o meno nella pubertà quindi non posso millantare una conoscenza diretta. Il primo ricordo che ho di Bandini è marmo verde, una fascia di bronzo con incise località mitiche – Daytona, Monza, Nürburgring – ed una corona d’alloro, bronzea anch’essa, su cui era incastonato il suo casco candido: sì, la sua tomba.
Sapete, c’era un bambino paffutello che trascorreva le vacanze estive a Milano e appuntamento fisso della villeggiatura era il pellegrinaggio (letteralmente, cambiavamo tre o quattro mezzi per andare) al cimitero di Lambrate dove riposava il nonno mai conosciuto.
Mocassini e camicia, sotto il sole d’agosto, la ghiaia scricchiolante sotto i piedi ed in religioso silenzio si andava; ma era quella tomba, verde come le foglie che le facevano ombra, ad attrarmi, forse il fascino del mito, chissà.
Facciamo un salto avanti, al 3 Novembre del 1996.
Il bambino paffutello di cui sopra era diventato un adolescente paffutello che alle Olimpiadi di qualche mese prima aveva scoperto la dipendenza da sport – in televisione, ovviamente.
In quel grigio pomeriggio domenicale aveva visto trionfare Giacomo Leone attraverso i Five Boroughs, il più veloce italiano di sempre a farlo.
Guardando quell’omino in canotta granata, si era ripromesso di correrla lui, la maratona di Nuovaiorca. O anche una più vicina, alle brutte.
Oggi, quell’adolescente paffutello è un adulto un po’ più in forma e quella promessa sta cercando di mantenerla.
Qualche giorno fa, pubblicando un post su Instagram circa la Mezza Maratona della Città di Enna che avrebbe corso di lì a domenica, sul circuito automobilistico di Pergusa, ha cercato l’ispirazione.
“Vediamo chi ci ha vinto, dai, facciamo un collegamento con l’automobilismo”
Montoya, Coulthard, Rosberg (senior!), Arnoux, Surtees.
Bandini.
Il primo a vincere il GP del Mediterraneo è stato il buon Lorenzo, anno Domini 1962.
Lui, la maratona a Milano che si avvicina, non può essere un caso.
A tutto questo ha pensato l’adulto un po’ in forma, stamattina, mentre girava su quel circuito.
Azzardando d’indossare le scarpe più veloci che ha, correndo il rischio, avendo paura di farsi male o di scoppiare troppo presto.
Ed è andato veloce per lui, veloce come Bandini.
Perchè Bandini diceva “la paura non si piazza mai”.
Ecco, io me lo ricordo.

Purtroppo non possiamo allegare la classifica finale ma possiamo dire che il nostro Andrea ha realizzato il suo Personal Best sui classici 21.097 in preparazione della maratona di Milano.
Forza Andrea continua così!