Direttamente dalle dita e soprattuto dalle loro gambe, Carlotta Finotello e Valentina Pavanello ci raccontano la quinta edizione della Terre di Siena Ultramarathon.
Indecise fra un weekend alle terme e una sgambatina collinare a Siena, le mie compagne di merende, per il mio compleanno, decidono per la seconda opzione (mannaggia loro!)
Indubbiamente percorso faticoso in un continuo saliscendi con altimetria positiva di 450m.
Trasferta condivisa con amici di altre squadre, con partenza il sabato mattina dalla stazione di Mestre.
Ci accoglie una Siena assolata, ma fredda e ventosa che ci mette in crisi per l’abbigliamento per la corsa.
Pomeriggio e serata goderecci, dove tento di ubriacare la moretta per riuscire ad avere la meglio in gara.
L’indomani, partendo da colle di Val d’Elsa e Borgo Badia, abbiamo vissuto l’emozione di percorrere la via Francigena, nel tratto più suggestivo, con l’entrata attraverso le mure di cinta di Monteriggioni.
Il castello ti lascia senza fiato, un po’ per la salita, un po’ per lo spettacolo fiabesco e ti spiace quasi attraversarlo così in fretta.
Tratti di asfalto alternati a strade bianche, con le colline tutto intorno che ti accompagnano facendoti scordare la fatica.
Finalmente Siena! Si attraversa la Porta Camolia con il suo motto “Siena ti apre il cuore più grande della porta…che stai attraversando “
Due km di agonia finale tra i vicoli della splendido centro storico, dove duettiamo, incitate e trainate dall’amica Marianna che ci fa chiudere con un progressivo degno di Stefano Mercurio, fino a giungere a piazza del Campo, stanche, felici, e insieme.
Carlotta e Valentina
Carlotta e Valentina chiudono terze e quarte di categoria. Ottimo risultato ragazze!