Il post dedicato alla 6 ore di San Giovanni Lupatoto (VR) lo scrive direttamente il nostro Stefano Mercurio che ci parla della sua gara.

24. LUPATOTISSIMA

Vorrei spezzare una lancia. In testa a chi ha inventato le gare di corsa a circuito. E soprattutto a chi le organizza con il caldo caldissimo.
Già è difficile per qualcuno che non corre capire “chi ce la fa fare” tutta sta fatica, figuriamoci nel caso di corse di ore e ore (e ore) in anelli corti o cortissimi.
Ma il podista entusiasta di campagna non si fa mancare niente e passa dalle gare montane alle cricetate di pianura con la stessa insensata allegria.
Ventiquattresima Lupatotissima, storica serie di gare che si svolgono a San Giovanni Lupatoto (VR) con le durate di 6, 12 e 24 ore. Quest’anno su di un circuito rinnovato di poco più di un chilometro e mezzo, comprendente la pista d’atletica comunale.
Giornata calda. Parecchio calda. Si parte per la 6 ore alle 13.30. Quindi ci becchiamo esattamente le ore climaticamente peggiori. A parte forse l’ultima mezzora, quando si alza un vento che sarebbe anche risultato piacevole se non fossi stato “alla carità” (detto veneto, ritengo comprensibile). Probabilmente Eolo gode di senso dell’umorismo.
So che ci sono alcuni atleti di livello nazionale, ma io sono incosciente ed imposto il mio passo cercando di fare andare le gambe senza esagerare. Il primo prende subito il largo e dopo tre giri mi ritrovo stranamente secondo. In effetti sono un po’ più veloce del previsto ma decido di provarci. Ad un certo punto sento dei passi veloci dietro di me. Penso al primo che mi doppia. Ed invece si tratta di una ragazza (che, scoprirò poi, non è proprio un’atleta qualunque). Le va bene il mio passo e procediamo assieme per parecchi giri.
Ovviamente sudo come un opossum striato del Costarica.
Dopo il trentaduesimo chilometro capisco di essere stato troppo ottimista. Calo il ritmo e lascio andare la toprunner. Bene, adesso basta tenere botta, in fondo mancano neanche TRE ORE E MEZZA alla fine… cosa sarà mai???
Allungo i ristori e cerco di andare regolare. Dopo la quarta ora mi sorpassa un altro atleta, ma è evidente che ne ha di più. A questo punto proviamo a portare a casa più chilometri possibile, magari evitando il collasso cardiocircolatorio (anche se il percorso ridotto e presidiato favorirebbe l’eventuale pronto intervento dei soccorsi).
Alla fine la gara viene vinta… dalla ragazza, anche grazie al netto calo finale dell’altro toprunner (vedi che non sono l’unico a soffrire il caldo??).
Metto insieme 67 chilometri e 377 metri, quarto assoluto e terzo tra gli uomini: nonostante la tattica di gara azzardata penso proprio che non avrei potuto fare molto di più in quelle condizioni. Anzi, direi che ritengo ancora assolutamente incredibile sto fatto che anch’io riesco ad andare a podio!! 😁
Grazie ai ventiquattroristi Andrea e Tiziana per il supporto in gara, a Giordano, Betti e Donatella per l’improvvisata serale e ad Elena e Giovanni per la compagnia e le birre post gara!!
Eh, ma un giorno verrà il fresco… e non avrò neanche più la scusa del clima avverso per giustificarmi 😂😂

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Stefano Mercurio