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Eccoci, dopo una lunga attesa la Lagoon Run è arrivata!
Dopo numerosi sforzi da parte di Ferdinando, Simone e Francesco, i nostri compagni RTM e tutti gli altri collaboratori vediamo circa 900 atleti al via a Saccagnana, Treporti.
Oggi per me è stata una corsa diversa dal solito quindi vorrei descrivervela dal mio punto di vista, abbiate pazienza.
Mi metto d’accordo con il mio amico di sempre Luca che da poco si è avvicinato alla corsa, l’obiettivo è arrivare con le proprie gambe. Per lui correre per 10km è utopistico, quindi il piano è metà corsa e metà camminata. Diciamo che l’impazienza era palpabile tant’è che non riesco a fare la “mia preparazione pre-gara”, quindi senza le mie brioches e il caffè, affamato, comincio questa impresa. Noto subito che correre senza cercare di fare il tempo ti da il vantaggio di guardarti intorno e notare i colori della natura che si sveglia.
Tutto bene finché si sta sull’asfalto, un po’ meno sullo sterrato che per persone inesperte può essere insidioso, una caduta lungo l’argine mi fa presagire al peggio ma Luca si rialza. Lungo l’argine cerco la pace interiore ma dietro di me due signore si scambiano ricette di cucina, sopporto finché posso e poi mi giro seccato: “signora o la smette o mi invita a pranzo a casa sua!” Lei ride, io meno. All’ottavo km finisce l’argine ma prima dell’amato asfalto c’è una grande avversità, riusciamo a perdere solo qualche minuto al ristoro, stanchezza e fame sono sconfitte almeno per un po’.
Ecco, poche curve, si sente già lo speaker, gli applausi, il traguardo e poi PERSONAL BEST.
C’è solo un altra cosa che devo insegnare al mio amico, pizza in compagnia perché la corsa non è uno sport individuale.
Fabio Aidone
E come ogni anno ecco il primo premio come squadra più numerosa.
L’unico inconveniente è che qualcuno deve sacrificarsi e tornare a casa in bici.
Ancora un grazie agli organizzatori per la bellissima giornata.