Caldo, caldo, caldo.

La prima cosa che mi viene in mente. Ma che paesaggio, che poesia.

Arrivata il pomeriggio antecedente la corsa assieme a Luana, storica compagna di merende, mi godo Cortina d’Ampezzo da vera turista. Spritzetto al Cafè Royal, cena con paninozzo e birretta da Janbo e dopo aver avvistato il Mago Forest rientro all’hotel per quella che sarebbe stata una notte insonne per entrambe causa animaletti particolarmente vivaci sugli alberi antistanti la terrazza della stanza.

Al mattino il termometro segnava già 19 gradi all’ombra ma fortunatamente niente afa.

Partenza in coda a tutti i runners e via su per la salita leggera ma sempre costante fino a metà del percorso che mi avrebbe portata a Dobbiaco. Alla faccia della salita con poca pendenza, al 6° km mi sono arresa e alternando camminata a corsa, sono riuscita a non sfiancarmi troppo grazie anche alle fermate per “pausa acqua”. A parte il passaggio nelle due gallerie, e la prima decina di km all’ombra, tutto il resto del percorso è stato al sole. Tanto, tanto caldo, il percorso ciclo-pedonale in pietrisco bianco mi ha fatto rimpiangere di non aver portato gli occhiali da sole perché il riverbero era notevole. Mi sono fermata ad ogni ristoro, impossibile non farlo. Al 20° km ho tracannato una bottiglietta d’acqua da mezzo litro come niente fosse, caldo tremendo, sapendo però che avrei potuto aver problemi con lo stomaco stracolmo di sola acqua.

Ed invece la disidratazione era tale da non lasciarmi nessun effetto se non quello di sudare copiosamente, poi ho nuovamente alternato corsa a camminata, pur essendo in discesa e mi sono goduta la vista delle Dolomiti, le montagne più belle del mondo.

 Lo spettacolo del paesaggio era eccezionale. In molti si sono fermati a farsi selfie o a fotografare le Tre Cime, le “Drei Zinnen”, visto che eravamo già in Süd Tirol.

Sono giunta all’arrivo in volata, accorgendomi che forse mi ero risparmiata anche un po’ troppo e avrei potuto fare molto meglio e dare di più. Ma va bene così.

Bellissima corsa perché il paesaggio era, anzi, è incantevole e bellissimo come tutta l’Italia.

Tiziana Moretti