Si è corso domenica 18 febbraio l’AIM Energy Trail, gara con partenza e arrivo da Malo (VI). Il trail prevede un percorso di 53 km con ben 2300 m di dislivello positivo. Alla partenza per il Running Team Mestre i nostri Stefano Mercurio e Francesco Stefani.
Stefano ha chiuso la gara in 6 ore 16 minuti classificandosi 96.mo assoluto, Francesco ha tagliato il traguardo dopo 8 ore e 15 minuti. Dopo aver chiesto il permesso a Stefano, vi riportiamo il racconto di questo trail postato da lui sul proprio profilo Facebook.
Domenica di febbraio. Piove e tira vento. Quale migliore occasione per una passeggiatina in montagna?
Giusto due (milioni di) passi. Per sentieri. In mezzo al fango. Vagonate di fango. In ogniddove.
Ma è proprio quando il gioco si fa duro che i duri capiscono che non è il caso.
Piove a momenti ed a scrosci e tira vento a tratti.
Nonostante questo sono 449 i personaggi discutibili che prendono il via per la terza edizione dell’AIM Energy Trail, con partenza ed arrivo a Malo.
53 comodi chilometri. 2300 gaudiosi metri di dislivello. E fango, tanto fango (ma forse questo l’ho già fatto presente…)
Si parte in compagnia con Marco e Francesca. Ognuno ha i suoi obiettivi: c’è chi lotta per la classifica, chi fa un “lungo” e chi scopre cose nuove.
Proseguo con Marco per parecchi chilometri, sfruttando la sua esperienza.
Dopo il chilometro 25 ed una salita assassina, un addetto dell’organizzazione ci dice “Attenti, questo sentiero è un po’ cattivo”.
Come dire che l’uragano Sandy era “un po’ umido”.
Diciamo che forse nel pattinaggio su ghiaccio me la cavo meglio che sul fango, ma faccio quello che posso, pur rimanendo indietro.
Ad un certo punto però scivolo. E cado nei rovi. Contraendo un utile muscolo della coscia (può sempre servire, la coscia, nel trail running).
Mi sembra di essere Willy il Coyote. Un po’ scombussolato mi rialzo. La salita successiva è tutto uno scivolare. Mi passa una ragazza con i bastoncini: vorrei dirle di prestarmeli un attimo altrimenti potrei rimanere lì per sempre.
Ma alla fine ce la faccio.
Procedo a rilento. Freddo, fastidio al bicipite femorale, paura del fango. Mi viene il dubbio di dover fare metà gara camminando (ovviamente il ritiro non è contemplato).
Dopo un po’ di chilometri trovo un ristoro abusivo a birra. Mi ricordo del mio titolo di Campione in carica di podismo alcolico. Bevo la birra. Un po’ alla volta mi sto riprendendo. Al successivo ristoro ufficiale prendo un’arancia e due bicchieri di una nota bevanda americana che ha contribuito a rendere sovrappeso generazioni di giovani. E riparto provando a tornare a correre pure in salita.
E, incredibilmente, vado. Non so se sia stata la birra, l’arancia o la dubbia bevanda, ma me ne frego: sono tornato. E vado sia in salita che in discesa. Voglio la rivincita sulla miscela terra/acqua, accidenti!!
A circa 10 dalla fine ritrovo Marco. E si va assieme fino alla fine. Inzuppati ed infangati fino ai capelli (notare la simpatica battuta…) dopo 6 ore e 16 minuti di gara ma, in fondo, soddisfatti!!
Considerando che, nel frattempo, Francesca ha VINTO la gara… Missione compiuta, perbacco!!
E poi tra i discutibili 449 ho ritrovato Francesco, Stefano e Giordano…
Giornata umida ma bella, Grazie ragazzi!!
Grazie a Stefano per il suo racconto e tanti complimenti per la sua impresa portata a termine insieme all’amico Francesco!
Ricordiamo a tutti che pubblichiamo con piacere i vostri racconti delle gare sul nostro sito. Basta inviarcele via mail a runningteammestre@gmail.com 😉
Giuseppe Corigliano